Ad alcuni anni dalla scomparsa di Arrigo Petacco (3 Aprile 2018), storico del Fascismo e autore di importanti saggi, c’è una curiosa ricerca di alcuni suoi romanzi gialli degli esordi scritti con lo pseudonimo di Harry Arpet, di cui uno del tutto sconosciuto.

“Matteotti” di Piero Gobetti (Torino, Gobetti Editore, 1924): ci sono collezionisti perennemente a caccia di una rara copia dell’edizione originale uscita appena dopo l’uccisione di Giacomo Matteotti.

Il giornalista Pietro Mormino negli anni fra il 1937 e il 1943 si dedica a tempo pieno alla narrativa, scrivendo un enorme numero di romanzi gialli e d’avventura, finì fucilato dai tedeschi nella strage di Cibeno del 1944. Preziosa la riscoperta di uno dei suoi romanzi più riusciti, “I tre pugnali”, caratterizzato dalla realistica ambientazione in una Roma degli anni trenta.

Nell’opera “Il ragazzo che trasformava le cose”, Sabina Colloredo accompagna i giovani lettori in un viaggio alla scoperta del design attraverso una quotidiana avventura di due fratelli.