Beats, di Gabriele Fergola (Napoli, E.D.A.R.T., 1970).
Una prospettiva interessante è la cultura Beat vista da destra. A tal proposito c’è un libro molto interessante, che si intitola Beats, di Gabriele Fergola (Napoli, E.D.A.R.T., 1970). Libro che definire rarissimo è praticamente un eufemismo. Posseduto da due sole biblioteche secondo il catalogo digitale dell’OPAC SBN. Costantamente cercato dai collezionisti di testimonianze di cultura Beat e controcultura anni ’70. Immagini della copertina assolutamente sconosciute su Google, prima della presente pubblicazione.
Partiamo dall’autore. Gabriele Fergola, napoletano, era uno stimato procuratore legale, poeta, giornalista e appassionato ispanista. Piero Vassallo, su www.riscossacristiana.it lo ricorda così:
“Cattolico nutrito di sulfuree letture evoliane, lo studioso napoletano Gabriele Fergola (1938-2011) fu acuto investigatore e puntuale interprete degli scismi e delle contraddizioni, che hanno tormentato la storia italiana.
Intelligenza precoce, Fergola esordì nel 1961 (o 1959?, N.d. a) pubblicando Antirisorgimento, l’esplosivo saggio, che rappresenta l’atto di nascita della corrente revisionista insediata da Silvio Vitale nella prestigiosa redazione della rivista borbonica l’Alfiere.
Fergola, dunque, deve essere rammentato quale avanguardista della scuola intesa alla rilettura della storia sedicente risorgimentale, scuola che ha separato la tradizione della migliore destra dalle fonti tossiche del risorgimento massonico, sabaudo e liberale.
Testimone attonito delle miserie cui si era abbassata l’Italia durante i giorni che seguirono la conclusione della guerra perduta,Fergola nutrì tuttavia un amore alto ed esigente per la Patria italiana. Di conseguenza fustigò con implacabile rigore i difetti che oscurano e nascondono la nobiltà della nostra storia.”
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)