CORTEMAGGIORE (PC) MERCATO DELL’ANTIQUARIATO Domenica 2 Febbraio 2025. Avvistato per 3 € Buffalo Bill l’invincibile (Bologna, Capitol, 1962). La Capitol di Bologna, attiva negli anni Sessanta, fu una casa editrice che pubblicò numerosi romanzi popolari, tra cui quelli firmati dall’enigmatico D. Blackmoore. Dietro questo pseudonimo si nasconde Dante Virgili (1928-1992), figura affascinante e poco nota nel panorama letterario italiano. Correttore di bozze al quotidiano Roma di Napoli, Virgili scrisse romanzi d’avventura per integrare il proprio reddito, adottando lo pseudonimo Dean Blackmoore – scelta che evoca un’aura anglosassone, allora gradita al mercato editoriale.
Tra le opere più significative di Virgili in questa sua vesta dimessa spiccano: Buffalo Bill l’invincibile (1962), primo titolo della serie, che segue le gesta del celebre personaggio western in una trama ricca di colpi di scena e duelli all’ultimo sangue. Poi Buffalo Bill tra i guerrieri indiani (1963), sequel ambientato tra le tribù native, con descrizioni vivide dei paesaggi americani e tensioni interculturali. Entrambi i volumi, pubblicati in formato “quasi” tascabile, rispondevano alla crescente domanda di intrattenimento popolare nel dopoguerra, mescolando elementi storici e finzione avventurosa. La vicenda umana e professionale di Virgili rimane avvolta nel mistero. Nato a Bologna, svolse un lavoro “invisibile” come correttore di bozze, lontano dai riflettori. I suoi romanzi, sebbene commerciali, mostrano una padronanza della struttura narrativa, frutto probabilmente della sua esperienza redazionale. Nonostante gli sforzi di recupero storiografico, gran parte della sua produzione risulta oggi introvabile, con pochi titoli accertati. Il suo grande e controverso successo, La distruzione (Mondadori, 1970). [Segnalazione di Alessandro Zontini]
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