Come trovare un libro a lungo cercato e vivere felici
di Giuseppe Capaldo
Come battere il banco e vivere felici di Giorgio Caronna (Milano, COEDIP, Cavalli&Corse, 1996). Fino ad una decina di anni fa il libro in oggetto si vendeva dai 50 € in su, poi con il crollo del mondo dell’equitazione e delle scommesse, il prezzo è cominciato via via a scendere, ora siamo sui 30 €. Il prezzo è sì sceso, però il libro è ancora molto raro. L’autore, personaggio molto noto nell’ambiente, ha scritto questo libro molto piacevole a leggersi. Credo possa essere considerato il migliore del campo dell’ippica e delle corse dei cavalli in genere, non così posso dire di aver trovato un analogo libro sul totocalcio o sulla roulette. Quando avevo vent’anni frequentavo molte le librerie del centro e l’ippodromo di Padova, erano gli anni del massimo splendore dei cavalli, venivano campioni da tutto il mondo come se fossimo a Milano, Roma o Napoli.
Dal volume:
1) Mai puntare un favorito sotto la pari.
La possibilità di essere battuti è sempre maggiore della remunerazione di uno contro uno o peggiore e, nel calcolo dei rischi, non si devono perdere di vista fattori come il progresso degli avversari, il possibile regresso del nostro favorito e….un tiraggio sempre dietro l’angolo per quello che in troppi hanno scelto come “cavallo del giorno”.
2) Tra un favorito in campo scarno e uno in campo affollato, a pari quota, scegliere sempre l’ultimo anche se potrebbe sembrare bizzarro. E’ provato che la corsa con pochi partenti può meglio valorizzare le chances di un outsider dato che gli evita intralci durante il percorso mentre nel campo numeroso il favorito, proprio perché tale è certamente soggetto svelto e capace di correre tra i primi e saranno quindi gli altri a soffrire eventuali contrattempi dovuti al campo pletorico. Quello che avvantaggia quindi il favorito diventa automaticamente un ostacolo in più per tutti quegli altri che, incapaci di trovare subito una buona posizione, saranno al momento cruciale troppo lontani per arrivare a tagliare la barba al favorito proprio sul palo.
3) Evitare negli handicap, il cavallo che ne abbia già vinti un paio a seguire perché il periziatore può anche essere un po’ tonto, ma è difficile che sia stupido del tutto. Se un cavallo ha finalmente vinto la sua corsetta o più di una, nel periziarlo l’handicapper terrà la mano un po’ pesante anche per evitare che vincendo a ripetizione irriti il numerosissimo clan dei perdenti…e lui perda il posto! Pensare che sbagli ancora dopo avergli fatto vincere anche troppo, sarebbe tentare la provvidenza, eccezioni a parte.”
Disponibilità del libro su eBay (sempre aggiornato):
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