"Ci sono libri che da prede si trasformano in predatori. Temete i loro morsi, bibliofili"

 

Fango: romanzo, di Giulio Fara (Milano, Sadel, 1947).

 

Il romanzo di un musicologo di valore

Si tratta di un libro sconosciuto al Sistema Bibliotecario Nazionale. L’autore è un noto musicologo di cui non si conosce la produzione narrativa. Giulio Fara, nato Mario Giulio Fara il 5 dicembre 1880 a Cagliari e scomparso il 9 ottobre 1949 a Pesaro, è stato un famoso musicologo italiano. Oltre alla sua carriera di insegnante, ha scritto novelle, libretti d’opera, drammi e saggi di storia, estetica e critica musicale. In particolare, si è distinto per la raccolta e lo studio dei canti e degli strumenti musicali della Sardegna.

Cresciuto in una famiglia di avvocati, Giulio Fara ha sviluppato il suo interesse per la musica grazie all’influenza di Giovanni Fara, collaboratore di Arturo Toscanini, e Giovanni Battista Dessy, compositore di melodrammi. Dal 1906 al 1917 ha insegnato solfeggio, armonia e canto corale in diverse scuole di Cagliari, collaborando anche con riviste musicali, tra cui la prestigiosa Rivista musicale italiana promossa da Oscar Chilesotti.

Nel 1923, dopo aver vinto un concorso, si è trasferito a Pesaro, dove ha lavorato come docente di estetica e storia della musica e come bibliotecario presso il liceo musicale “Rossini”. Ha svolto queste mansioni fino alla sua scomparsa, ad eccezione di un periodo nel 1943 in cui è stato temporaneamente rimosso dal ruolo a causa della sua opposizione al regime fascista al potere. La sua eredità è stata di grande importanza per lo studio e la conservazione della musica sarda, e il suo contributo alla musicologia italiana è stato di particolare rilievo.

 

Su Fango

Nulla si sa circa questo romanzo, pubblicato due anni prima della scomparsa dell’autore, tranne che riguarda la sua terra natia, la Sardegna. Sul colophon si legge però una nota interessante:

Fa parte del quadrifoglio sardo: L’isola del sole, che comprende i romanzi: Fango, La croce senza Cristo, La Polveriera, Nella fornace. Cominciato il 6 luglio 1944, a San Michele al Fiume, interrotto per un mese, l’agosto; ripreso per settembre sempre nello stesso ridente paesello ove ero sfollato, e ivi terminato il 6 novembre dello stesso anno.

Con ciò si suppone che Fango fosse il primo di una saga di quattro romanzi, che evidentemente non sono stati portati a compimento vista la prematura dipartita dell’autore. Il fatto però che fossero già decisi i titoli farebbe pensare che lo schema narrativo fosse già chiaro e delineato nella testa dell’autore.

 

 

Disponibilità del libro (sempre aggiornato)

 

 

 

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