"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Hitler vive: come Hitler preparò, come Hitler eseguì il suo piano di fuga, di Egros [pseud.] (Bolzano, Tipografia Seta Soc. ed. tip. Atesina, [1949])

 

Opuscolo semi-sconosciuto che si innesta nel filone delle pubblicazioni del dopoguerra che asserivano che Adolf Hitler non fosse morto nel bunker di Berlino ma fosse in realtà riuscito a fuggire (in Sud America, in Messico, in Antartide…) e cominciasse colà a ricostruire il suo folle impero. Ne esiste una sola copia certificata presso l’OPAC SBN, conservata alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

 

Aggiunge Domenico Cammarota:

Lo specialista Valeriano De La Cruz Mananes, nel suo corposo libro “Donde està el cadaver de Hitler?” (Murcia, 2014), dedica un intero capitolo all’opuscolo di Egros, dicendo che è stato edito nel 1948 (e non nel 1949), perché l’autore misterioso riporta nel testo più volte la frase “tre anni fa” riferendosi agli ultimi giorni nel bunker di Hitler nel 1945; e dice inoltre che un’altra copia del rarissimo libretto, oltre a quella della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, è conservata presso la Deutsche Nationalbibliothek. Io ho visto che una terza copia di “Hitler vive” dovrebbe stare nella Library of Congress of Washington. Roberto Labanti fa notare che un’ulteriore copia del libretto sembra essere custodita presso la Fondazione Anna Kuliscioff secondo il catalogo redatto da Lorenzo Pezzica. Circa l’autore sotto pseudonimo, credo che Egros non sia altro che il cognome Sorge scritto al rovescio, ma resta sempre il problema di individuarlo con ragionevole sicurezza fra le decine di autori Sorge esistenti.

 

Riprende l’argomento Carlo Martinelli:

L’opuscolo fu stampato nel 1948 o 1949 (chissà, potrebbe essere stato scritto nel 1948 e stampato l’anno dopo) a Bolzano, presso la Tipografia Seta, Società editrice tipografica Atesina. Ovvero la Società che era proprietaria del quotidiano Alto Adige fondato nel 1945 dal Comitato di liberazione nazionale. Oggi la Seta non c’è più e il quotidiano, dal 2016, è proprietà dell’Athesia, cui fa capo anche il Dolomiten, quotidiano in lingua tedesca.

 

 

Il filone degli “Hitler è ancora vivo”

Il rilascio di documenti governativi dalla CIA nel 2017 e la loro relazione con l’idea che Adolf Hitler possa essere sopravvissuto alla fine della seconda guerra mondiale, hanno provocato una nuova ondata di interesse nel fenomeno. Ma la verità è che le teorie sul fatto che il Führer sia vissuto dopo il suo suicidio nel bunker di Berlino sono sempre state respinte dall’opinione pubblica come semplici teorie del complotto.

Le testimonianze secondo cui Hitler sarebbe stato avvistato in Colombia, Argentina o in qualsiasi altro luogo restano prive di prove concrete. Il fatto che questi rapporti fossero raccolti e catalogati dalla CIA non significa che fossero veri o che l’agenzia governativa abbia effettivamente preso sul serio la possibilità che Hitler sopravvivesse.

Nonostante ciò, il tema continua ad attirare l’attenzione di diversi autori e investigatori che pubblicano libri sensazionalistici difendendo l’idea che Hitler abbia vissuto dopo la fine della guerra. I loro lavori spaziano dall’affermare che Hitler si sia rifugiato in una caverna nell’Antartide, che si sia nascosto nelle giungle sudamericane, che sia stato salvato dal Mossad o che si sia ritirato in un monastero in Spagna.

Questa attenzione sulle teorie del complotto riguardanti la morte di Hitler riflette il bisogno dell’opinione pubblica di spiegare il caos della seconda guerra mondiale e della sua fine. Tuttavia, a parte l’interesse storico, non c’è alcuna prova a supporto di queste teorie e non esiste nessuna ragione per credere che Hitler abbia sopravvissuto al suo suicidio nel 1945.

Inoltre, queste teorie possono essere anche dannose, in quanto l’idea che Hitler sia sopravvissuto potrebbe aprire la porta a una legittimazione del nazismo e delle sue idee perverse.

Per concludere, la recente ondata di interesse sulla presunta sopravvivenza di Hitler dopo il 1945 è sostenuta da poco o nulla di concreto e non può essere considerata affidabile. Gli editori che pubblicano libri sul tema devono essere considerati per quello che sono: scrittori di fantasia che cercano di attirare l’attenzione del pubblico con teorie inventate. Ciò non significa che non debba essere approfondita la storia, ma un atteggiamento critico e razionale è fondamentale per capire il significato storico degli eventi passati e prevenire il risorgere di ideologie oscure e pericolose.

 

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