"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

I minatori della Maremma, di Luciano Bianciardi; Carlo Cassola (Bari, Laterza, 1956)

 

Scheda bibliografica completa

– Autore principale: Luciano Bianciardi, Carlo Cassola.
– Titolo: I minatori della Maremma.
– Pubblicazione: Bari – Laterza, 1956.
– Descrizione fisica: 225 pagine, 21 cm.
– Collezione: Libri del tempo Laterza ; 30.
– Soggetti: Minatori – Condizioni economiche e sociali – Maremma – 1900-1950, Minatori – Condizioni economiche e sociali – Maremma.
– Classificazione Dewey: 945.58 (20.) Storia di Siena e Grosseto.
– Lingua di pubblicazione: Italiano.
– Paese di pubblicazione: Italia.
– Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0187611.

 

 

L’importanza dell’edizione

Il libro “I minatori della Maremma“, scritto da Luciano Bianciardi in collaborazione con Carlo Cassola e pubblicato nel 1956 nella collana “Libri del tempo” n.30, dalla casa editrice Laterza di Bari. Bianciardi, originario di Grosseto, venne profondamente colpito dalla tragedia della miniera di Ribolla, dove perserp la vita ben 43 lavoratori, a causa di un’esplosione di gas. L’evento, definito come una “fatalità”, portò l’autore ad impegnarsi fortemente nel campo sociale e politico e a scrivere questo saggio, in cui analizza in modo rigoroso e partecipe le condizioni di vita e di lavoro dei minatori della Maremma, raccogliendo le loro testimonianze. Il libro è presentato come un racconto attento e preciso sullo sviluppo dello sfruttamento minerario nella Maremma nel corso del tempo, evidenziando le difficoltà e le disuguaglianze subite dai lavoratori. La copertina è verde con i titoli in nero sul piatto e al dorso, mentre la sovracoperta è illustrata con un dipinto di Bruno Dominici.Si tratta del primo libro di Luciano Bianciardi. Raro e ricercato con la sovraccoperta originale.

 

Su Luciano Bianciardi

Luciano Bianciardi (Grosseto, 14 dicembre 1922 – Milano, 14 novembre 1971) è stato uno scrittore, giornalista, traduttore, bibliotecario, attivista e critico televisivo italiano. Contribuì significativamente al fermento culturale italiano nel dopoguerra, collaborando attivamente con varie case editrici, riviste e quotidiani. La sua opera narrativa è caratterizzata da punte di ribellione verso l’establishment culturale, a cui peraltro apparteneva, e da un’attenta analisi dei costumi sociali nell’Italia del boom economico, tanto che alla finzione narrativa si mescolano spesso brani saggistici che sfociano sovente nella sociologia.

Tra le sue opere più importanti si annovera “I minatori della Maremma“, pubblicato nel 1956. Il romanzo tratta della vita dei minatori nel sud della Toscana, denunciando le condizioni di lavoro estreme e la povertà in cui vivevano i lavoratori. L’opera si contraddistingue per lo stile asciutto e diretto di Bianciardi, e per la sua capacità di mescolare l’analisi sociologica ai fatti narrati.

 

 

Disponibilità del libro (sempre aggiornato)

 

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