Da un libro scomparso su un caso di cronaca emblematico al repertorio sull’intero argomento
Io, Via Poma e Simonetta, di Domenico Volponi (Roma, E.N.I.A.P.A.S, 2004).
Apparso in asta nell’Ottobre del 2020, aggiudicato per 215 euro.
A volte un libro non si trova per il semplice motivo che non si sa della sua esistenza. Non sembri un paradosso, perché è quotidiana realtà. Sul celebre delitto di Via Poma a Roma, quello della giovane impiegata Simonetta Cesaroni avvenuto nell’agosto 1990, si è scritto e si scrive tantissimo.
Ma ciò che realmente conta per il cacciatore di libri è essersi costruito un repertorio affidabile. Occhio ai riferimenti presenti su Internet. Spesso nei blog e nei forum ci sono dati incorretti o comunque non verificati. In ogni caso, sono raramente accurati (perfino su Wikipedia ci sono talvolta strafalcioni o comunque dati inesatti). Che fare, quindi? Lavorare, leggere, estrapolare i dati, incrociare le informazioni. Continuiamo sul caso di via Poma. Cinque sono i titoli di riferimento per il cacciatore.
Vediamo il seguente repertorio:
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I segreti di via Poma, di Andrea Tornielli (Roma, I Libri Neri, 1994). RARO
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Il giallo di via Poma (l’assassinio di Simonetta Cesaroni), di Beppe Lopez; Francesca Topi (Roma, Datanews, 1998). MOLTO RARO / RARISSIMO
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Io, via Poma e… Simonetta, di Salvatore Volponi (Roma, E.N.I.A.P.A.S., 2004). RARISSIMO
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Il delitto di via Poma, di Carmelo Lavorino (Roma, Albatros Il Filo, 2009). RARO in prima edizione.
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La ragazza con l’ombrellino rosa, di Igor Patruno (Roma, Ponte Sisto, 2010). RARO in prima edizione.
Si noterà che quattro titoli su cinque sono definiti molto rari o rarissimi. Con il suicidio di Pierino Vanacore, il portiere dello stabile dove lavorava la giovane vittima, avvenuto nei primi mesi del 2010 in Puglia, il delitto di via Poma riconquistò le prime pagine e c’è un potenziale interesse da parte degli editori nel far uscire nuovo materiale ad intervalli regolari, in genere coincidenti con rinvii di udienze o attese di sentenze.
Spesso i repertori devono dotarsi di un’appendice. Quella dei titoli correlati. Nel caso in esame, bisogna infatti aggiungere anche un romanzo ai saggi di cui sopra.
È un libro di cui si è parlato poco ma che è collegato al delitto di via Poma per il dettaglio del Videotel. Sto parlando de Il Caso Schmetterling. Il delitto del Videotel (Roma, L’Airone Editrice, 1994), di Gennaro De Stefano. Si ricorderà che una delle prime piste prese in esame dagli investigatori si basava sulle frequentazioni di Simonetta Cesaroni attraverso il sistema Videotel della Società SIP (da cui è nata la Telecom), una sorta di primitiva chat via computer-telefono. La prima di questo tipo. Pare evidente che un libro che racconta di un delitto dove la vittima è stata contattata attraverso il Videotel vada messo in stretta attinenza con il delitto reale, al quale sicuramente si è ispirato.
A completamento del discorso qui avviato, nel 2010 Igor Patruno scrive La ragazza con l’ombrellino rosa (Roma, Ponte Sisto), ultimo libro di peso sull’argomento Via Poma-Cesaroni e altro titolo da ascrivere senza indugi al repertorio. Non foss’altro che esce per un editore medio-piccolo, e potrebbe farsi raro anche in un tempo relativamente breve. Tralascio volutamente quelle raccolte dei delitti più efferati dei nostri tempi, e che in genere non approfondiscono dovutamente ogni singolo caso come invece fanno i libri monotematici fin qui considerati.
Disponibilità dei libri citati (sempre aggiornato)