"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Fascismo liberatore: storia, biografie, profili, di Cipriano Giachetti (Cip) (Firenze, Bemporad, 1922); disegni di Brivido.

 

Interessante: un libro che ha ormai un secolo di vita e che presenta un nuovo partito all’orizzonte del suo Governo: il fascismo.

 

 

 

 

 

Libri per capire il Fascismo

Il Fascismo è un movimento che ha segnato la storia italiana e mondiale. Nato nel 1919 da Benito Mussolini, giornalista politico e in seguito dittatore, il Fascismo si è presto diffuso in tutta Europa e nel resto del mondo, lasciando un segno profondo nella politica mondiale.

Ma quali sono stati gli esordi del Fascismo, e quali sono i libri del 1922 che trattano questo movimento storico? Il Fascismo si caratterizza come un movimento nazionalista, autoritario, autocratico, razzista, anticomunista e totalitario. L’ideologia sottesa a tale movimento fu interpretata allo stesso tempo come rivoluzionaria e reazionaria.

Nel 1922, anno fondamentale per il Fascismo, vennero pubblicati molti libri che trattavano di questo movimento. Fra i più importanti, si ricorda “La conquista dello Stato” di Antonio Gramsci, in cui l’autore si pone il problema di come il movimento fascista sia riuscito a conquistare lo Stato. Nella sua analisi, Gramsci parte dal presupposto che il Fascismo abbia avuto successo perché ha saputo interpretare le esigenze delle masse popolari, o almeno di una loro parte consistente. Inoltre, “Il Fascismo, che cos’è” di Giovanni Gentile, in cui l’autore fornisce una descrizione esaustiva delle caratteristiche del movimento. Poi ci fu “Rifare l’Italia” di Filippo Turati e molti altri testi fondamentali per la comprensione del movimento.

È importante notare che, nonostante il movimento fascista abbia avuto successo, ci furono anche molte critiche nei suoi confronti, sia da parte degli intellettuali che da parte delle classi popolari. Fra questi, è importante menzionare Benedetto Croce, che nella sua opera “La storia come pensiero e come azione” (1938) critica duramente il Fascismo, definendolo un movimento irrazionale e antiscientifico.

In conclusione, gli esordi del Fascismo sono un periodo cruciale della storia italiana e mondiale. I libri del 1922 che parlano di Fascismo, sono stati fondamentali per la comprensione di questo movimento, e ancora oggi rappresentano un importante punto di partenza per la sua analisi. Tuttavia, non bisogna dimenticare le critiche che il Fascismo ha ricevuto nel corso della sua storia, e che continuano ad essere fonte di dibattito e riflessione critica.

 

 

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