Malacqua, di Nicola Pugliese (Torino, Einaudi, 1977).
Rarissimo titolo d’esordio (alla fine saranno solo due i libri di questo scrittore) del negletto, dimenticato ma valente Nicola Pugliese. Il libro verrà ristampato nel 1978 in un’edizione comunque rara.
Chi era Nicola Pugliese
Negli ultimi tempi ho accennato più di una volta a un grande scrittore partenopeo d’adozione, Nicola Pugliese (1944-2012). Come già scritto in precedenza, Pugliese fu scoperto da Italo Calvino ma stimato da pochi. Lui era probabilmente il peggior promotore di se stesso. Schivo, scontroso, assolutamente “invisibile”, in un campo dove i riflettori sono parte integrante del “gioco”.
Fu un giornalista attivo e brillante, che scrisse sul Roma di Achille Lauro – ma per via della sua indole particolare e per mai chiariti dissapori in ambito lavorativo, decide di ritirarsi anzitempo ad Avella, in provincia di Avellino. Lui, nato a Milano, aveva però sempre vissuto e lavorato a Napoli. Per il suo carattere era detto, appunto, “il Salinger napoletano“. Chi lo voleva incontrare aveva solo un modo: andare al Bar Pasquino di Avella, che era il suo rifugio, il Sancta sanctorum. La cosa – scusate la digressione – mi ricorda molto un altro grande, prematuramente scomparso, Andrea G. Pinketts, noto anch’egli per trascorrere intere giornate al bar a scrivere e ricevere gli amici.
Nicola Pugliese è studiato e conteso da una critica che lo vuole assolutamente classificare e catalogare. Catalogare Pugliese! Più facile un’idra a sette teste… Per carità, non lo imprigioniamo in definizioni di comodo. Lui è una meravigliosa scheggia impazzita della nostra letteratura. Certo, parlare di letteratura sembra paradossale. Ha scritto solo due libri e adesso, dopo oltre quarant’anni, lo si riscopre. Destino comune ai grandi. I grandi veri, non quelli che strombazzano sulle tv e sulle patinate pagine delle riviste alla moda. Lui apparteneva a quelli che si muovono in silenzio, a testa bassa. Eppure, di letteratura dobbiamo parlare. Chiunque lo abbia letto – ricordatevi che lo scoprì Calvino – non ha dubbi su questo.
Disponibilità di ulteriori copie ed edizioni (sempre aggiornato)
Malacqua, Nicola Pugliese, Einaudi, 1978 – seconda edizione, rara