La pandemia 2020-2021 e il conseguente lockdown hanno costituito un parva mundi dell’editoria, ossia una sorta di grossa anomalia tematica che si è instaurata improvvisamente e senza preavviso.
Pertanto molte sono già le opere di narrativa o di saggistica che sono la diretta conseguenza del nostro stato di isolamento e di fruizione condizionata della realtà di questi due anni.
Anche la fotografia, l’arte dell’immagine con l’obiettivo, viene coinvolta attivamente in questa nuova produzione. Si esplora ex novo l’ambiente in cui viviamo, si ridisegnano gli spazi, le prospettive e le luci. La più banale quotidianità ecco che diventa alta forma d’ispirazione. Per occhi che sanno vedere.
E sono certamente occhi che sanno vedere quelli di Silvia Bordini (classe 1942), docente di Storia dell’Arte Contemporanea e della Critica d’Arte alla Sapienza, con il suo Lockdown 2020 da dentro (Roma, Legatoria Rumori, 2020).
Opera volutamente semi-clandestina, tirata in pochi esemplari, che deve lasciare appunto un’orma sfumata del suo passaggio.
Silvia Bordini comprende che il miglior modo per fermare nel tempo i momenti di questa reclusione forzata che paralizza ogni tipo di attività è quello di immortalare le schermate televisive, i telegiornali, le rassegne stampa, le interviste a dottori e infermieri, inframezzati a spicchi di quotidiano casalingo: una lampadina che illumina a malapena una stanza con la serranda semiabbassata, un vaso di fronte a una finestra con la zanzariera, un gatto che guarda impotente verso la strada deserta. Perfino vacue pubblicità che lampeggiano dal teleschermo sono richiami e diventano generatori di immagini sensazionali.
Disponibilità del libro & di altri titoli dell’autrice (sempre aggiornato)
A viso aperto. Ediz. illustrata, Silvia Bordini, IkonaLiber 2019
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